
Nulla è semplice se guardata da vicino, e non sempre è semplice guardare da vicino le cose.
Ce lo insegnano sin da piccoli a contare fino a dieci prima di parlare, perché non possiamo sapere cosa sta dietro al comportamento di una persona. Crescendo è una consapevolezza che apprendiamo a seconda delle esperienze che scegliamo di fare: a me lo ha insegnato il teatro.
Recitare mi sta insegnando la complessità delle cose e delle persone. Lezione dopo lezione vengo a contatto con lati di me che non sapevo di avere, o forse che non volevo riconoscere.
Uso spesso questa metafora, è come scavare a mani nude: la terra che sta sotto non so com’è finché non scavo. Se non lo faccio, non potrò sapere se nel profondo c’è solo altra terra, se c’è acqua o perfino qualche tesoro nascosto. Più scavo, più mi accorgo di quante cose si nascondo sotto le mie abitudini e a ciò che scelgo di essere ogni giorno. Scopro di avere la possibilità di provare collera anche se mi conosco come persona mite, la possibilità di sentirmi triste anche se cerco sempre il sorriso, di essere coraggiosa anche se, generalmente, ho timore di tutto.
Ogni giorno scelgo di essere me stessa, ed è giusto così perché ognuno ha il proprio equilibrio; ma spesso non mi rendo conto di avere dentro un mondo tanto vario quanto è quello in cui abitiamo. Vedere in me la complessità mi aiuta a riconoscerla all’esterno.
È per questo che da domani, due volte al mese, vi racconterò esperienze di vita particolari, che possano stimolarci; infatti ti lancerò delle sfide le quali aiuteranno, sia me che te, ad uscire dagli schemi quotidiani, cercando così di comprendere quante possibilità ci sono nel mondo…. se solo concediamo a noi stessi di vederle. Dato che ho deciso di pubblicare le storie con sfide annesse alle 11.30, in modo che durante la pausa pranzo ognuno possa leggere rilassandosi con la propria forchetta in mano, la serie di articoli si chiamerà: Pausa prANZI!
Perché la vita è uno spettacolo… e tu, che parte fai?
Elena
Se conosci persone a cui piace uscire dagli schemi usuali, segnalami le loro esperienze scrivendo una mail a info@tramm.it: selezionerò quelle più interessanti e le racconterò qui sul blog.