
Questa è la storia di una famiglia, una famiglia strana. In questa famiglia tutti hanno due orecchie, due occhi, due gambe, due braccia, due mani e… dieci dita, sia alle mani sia ai piedi. Cosa c’è di strano?
Bè, dovete sapere che in questo mondo tutti hanno invece otto dita, camminano lentamente, non si danno mai la mano quando si salutano, perché lo fanno solo da lontano. In fondo a cosa serve salutare se nessuno vuole conoscerti?
Un giorno questa strana famiglia, ah…Dimenticavo i loro nomi! Il padre si chiama Davide, la madre Rebecca, i figli Gioele e Miriam. Dicevo… questa famiglia aveva un cognome strano, Hugh. Ebbene, dicevo, questa famiglia arrivò in un villaggio sul mare, e gli abitanti alzarono lo sguardo su di loro con curiosità e diffidenza, ma poi ripresero la loro vita , come se nulla fosse successo. Il padre, Davide, che sapeva fare i conti, trovò lavoro in un ufficio del porto; la madre, Rebecca, che era una insegnante, andò a lavorare nella scuola dei figli dei pescatori; i due ragazzi, Gioele e Miriam, furono messi in classe insieme, anche se avevano un anno di differenza. In questo villaggio le persone indossavano i guanti tutto il giorno, e le loro scarpe erano molto larghe. Gli Hugh non capivano perché, ma si adeguarono e, per non destare sospetti, legarono l’ultimo dito del guanto all’anulare, cosicché nessuno poteva vedere che avevano cinque dita; indossarono anche scarpe molto larghe.
Un giorno, mentre Gioele e Miriam erano a scuola accadde il fattaccio: Gioele era nel salone della mensa scolastica e, per mangiare meglio una mela, si tolse il guanto. I compagni di classe, che videro tutto ciò, si spaventarono, alcuni piangevano, insomma un caos totale! Il giorno dopo il sindaco e il preside della scuola convocarono la famiglia Hugh, e dissero loro: “Dovete andare via subito, è uno scandalo! Voi non siete “normali!”. Gli Hugh ascoltarono tutto senza dire nulla, anzi a tratti sorrisero e questo irritò le autorità presenti che decisero di cacciarli dal villaggio. Loro fecero fagotto e andarono sul molo per prendere il battello, ma ad un tratto sentirono un grido: “Aiuto! Aiuto!”, una bambina era caduta in acqua. Davide si tuffò per raggiungere la piccola, ma si era incastrata negli scogli. Rebecca allungò la mano per aiutarli, Davide e Miriam li raggiunsero e, tirando tutti insieme, riuscirono a salvarla. Tutti gli abitanti del villaggio accorsero al molo e quando seppero cosa avevano fatto gli Hugh si inchinarono e chiesero scusa, volevano abbracciarli ma non sapevano come fare, allora si tolsero i guanti e accadde un fatto straordinario: alle loro mani si era aggiunto un altro dito! Allora corsero dagli Hugh e poterono finalmente abbracciarli, e furono tutti felici come non lo erano mai stati nella loro vita. La crescita del quinto dito aggiunse un pezzo di cuore in loro e un nuovo vocabolo nel loro dizionario: Empatia. Che poi, da quel giorno, è diventato il nome del villaggio.