TRAMM > Blog > PESCI ROSSI-UN RACCONTO DI ELENA

PESCI ROSSI-UN RACCONTO DI ELENA

“La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto”– così diceva Albert Einstein.
I nostri corsisti di scrittura creativa, guidati da Ivil Iomy, entrano in contatto con la propria immaginazione armati di carta e penna dando vita a nuovi racconti. Come quello che ti presentiamo oggi, scritto da Elena Dell’Oro dal titolo “Pesci Rossi”. Siediti comodo e lasciati trasportare dalla sua storia.

PESCI ROSSI

Inizio a sentire mancanza di casa. Insomma, è bello cambiare acqua di tanto in tanto, a chi non piace? Può anche essere stimolante, però non posso negare che ho sempre amato tornarci dopo lunghe assenze: mi piace appoggiare la testa sul mio cuscino, sdraiarmi nel mio letto, usare le mie cose… tutto ha un profumo così rassicurante e, dopo un po’ che sono lontana, nutro una certa nostalgia per questa routine.

«Puoi dirlo forte Lily, e poi inizia a far freddo qui dentro! Non appena sarà possibile porterò te e i bambini al mare. Quella vecchia megera, ci ha dimenticati qui nella vasca come l’ultima volta.»

Lui è mio marito Jim, ma non fateci caso. Gli piace ingigantire le cose, però non ha tutti i torti. La Signora Mildred, la donna che ci ha vinti alla pesca di paese da qualche mese ormai, non è molto attenta a ciò che fa.

«Non la vorrai difendere adesso?!»

«Jim! Fatti gli affari tuoi. Se avessi voluto intervenire, ti saresti fatto un racconto tuo. Ora parlo io, tu pensa ai bambini.»

Come vi dicevo, la signora Mildred a volte commette degli errori, ma non lo fa apposta: ha una certa età e vivendo tutta sola, ogni tanto le sfugge qualcosa. Ieri, ad esempio, voleva cambiare l’acqua della nostra boccia, e per farlo ci ha messi nella vasca da bagno. Un gesto davvero carino specialmente per i piccoli che qui hanno tanto spazio per giocare e si divertono un mondo. È come quando voi andate al parco, solo che vi capita anche di tornare a casa. Con la Signora Mildred non sempre il rientro è assicurato, almeno non nelle successive 24 ore. Ed eccoci qui, in questa immensa vasca, ad aspettare il suo ritorno.

«Puoi dirlo forte Lily! Oh, parli del diavolo… Eccola, è tornata finalmente. Adesso fa la faccia.»

«Quale faccia?»

«Quella che fa quando si accorge di essersi dimenticata qualcosa.»

Dovreste vederla anche voi, perché è davvero buffa! Si mette una mano sul fianco e fa schioccare l’altra sbattendo il palmo sulla fronte, mentre la sua bocca si apre in una “o” perfetta. Rimane qualche secondo in quella posizione, poi fa spallucce e se ne va (infatti non credo che torneremo presto nella boccia).

È davvero buffa la Signora Mildred. Come tutti i pomeriggi, anche oggi, dopo il sonnellino pomeridiano, deve essere andata da qualche parte. Basta vedere come si è agghindata.

«Jim, secondo te, la Signora Mildred ha un amante?»

«Un amante?! Non si ricorda dei suoi pesci rossi figuriamoci se ha un amante!»

«Guarda che è ancora una bella donna, anche se è così svampita. Che poi, parli proprio tu che hai la memoria di un pesce rosso!»

«Ma io sono un pesce rosso.»

Non gli si può dir nulla, effettivamente.

«LILY! Guardala, ma cosa fa?! È orribile, bambini non guardate chiudete gli occhi!»

«COSA SUCCEDE, COSA HAI VISTO?!»

«La signora Mildred si sta togliendo la faccia.»

«Jim…»

«Se la sta cancellando.»

«Jim…»

«Le schizza sangue ovunque, guarda il muro è tutto rosso!»

«JIM!!!»

«Oh mio Dio, mi sento svenire.»

«Calmati, si sta solo struccando.»

«Cosa sta facendo?»

«Si toglie il trucco dal viso. Tutti i colori che prima aveva sulla faccia, non facevano parte della sua pelle, e quello sul muro non è sangue si chiama rossetto.»

«Ah, falso allarme!  Ma perché lo fa?»

«Il rossetto sul muro non te lo so spiegare; per i colori sulla faccia: te l’ho detto, secondo me, ha l’amate.»

Non so come siete abituati voi, ma quando una signora si trucca e si veste così accuratamente, secondo me, è perché vuole far colpo. Magari ha conosciuto qualcuno di cui si è innamorata. Magari è per quello che è così svampita!

«Lily, non voglio interrompere il tuo sogno romantico, ma è più probabile che la sua sia demenza senile.»

«Aaah come sei noioso! Vuoi dire che quando sarò vecchia e non capirò più nulla non ti potrò più amare?»

«Mi auguro di no. Mal che vada ti amerò io per due.»

«Oh Jim, ecco perché ti amo tanto. Sarai sempre il mio brontolone preferito!»

Jim è così. Un po’ scorbutico e fatica a reagire a situazioni scomode come questa, ma alla fine se ne esce con queste frasi che mi fanno capire che vale la pena sentirlo brontolare standomene in acqua fredda e lontana da casa.

Non è poi così male questa vasca se ci sono lui e i bambini, potrei abituarmici e addirittura chiamarla casa.

 

E tu cosa aspetti? Non vorrai tener per te tutte le belle storie che hai da raccontare?
Sono aperte le iscrizioni per i corsi di fumetto e di scrittura creativa
Per maggiori info visita le pagine dedicate:

SUPEREROI CREATIVI  
LA FABBRICA DELLE STORIE